Internet e le piccole e medie imprese italiane: a che punto siamo con la connettività FTTH?

La scorsa settimana abbiamo presentato, come facciamo sempre, i risultati salienti dell’Osservatorio sulle comunicazioni di AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) che ci informa con puntualità sullo stato della connettività su rete fissa italiana.

Mentre le ADSL si avviano verso la scomparsa, la tecnologia più in crescita è la FTTH, cioè la “fibra pura” che in quattro anni sono passate dal 9,5% al 28,9%.

Buone notizie, che meritano un approfondimento dedicato alle attività che sono la spina dorsale del tessuto imprenditoriale italiano, cioè le PMI, le piccole e medie imprese. 

Approfondimento che proprio AGCOM dedica a questo segmento per interrogarsi e darsi risposte sulla capacità di tali imprese di “andare veloci” su internet, sapendo che l’accesso a una rete performante non è fine a sé stesso ma rappresenta uno dei motori dell’innovazione e della produttività italiana.

Facciamo dunque un breve viaggio tra i dati emersi dal white paper di AGCOM per capire dove siamo arrivati e quali sfide restano da affrontare.

L’indagine di AGCOM e le domande a cui risponde

L’indagine sullo stato della connettività FTTH delle PMI italiane di AGCOM punta a fornire delle risposte a queste quattro domande:

  1. Qual è la connettività a disposizione delle PMI in termini di rete fissa? 
  2. Quali sono i vantaggi di avere accesso a una connessione FTTH per una PMI? 
  3. Quali sono i territori più coperti dalla connessione FTTH e quali presentano le lacune maggiori? 
  4. Quali sono i settori più coperti dalla connessione FTTH e quali meno?

Iniziamo con qualche dato che inquadra la realtà delle PMI italiane.

Quando parliamo di piccola o media impresa facciamo riferimento a soggetti che impiegano tra i 10 e i 249 addetti e hanno un fatturato annuo tra i 2 e i 50 milioni di euro.

Queste realtà in Italia sono più di 233.000 e rappresentano il 5% delle aziende attive.

Perché sono importanti? Perché da sole producono il 41% del fatturato italiano e coprono il 33% dell’occupazione nel settore privato: percentuali che bastano a indicare quanto sia significativa l’innovazione digitale per questo segmento, che come evidenzia AGCOM:

  • stimola produttività e capacità di innovare
  • aumenta la competitività in un mercato che ha dimensioni globali ed è sempre più connesso
  • permette di stare al passo con la rapidità delle innovazioni tecnologiche: l’esempio più eclatante è senza dubbio l’intelligenza artificiale generativa.

Qual è il ruolo della connettività ultrabroadband in questo contesto? È la sua capacità di dare impulso alla trasformazione digitale: migliore è l’accesso a internet, più facile è l’evoluzione tecnologica e la capacità di innovare delle aziende italiane.

Lo stato dell’accesso alla connettività FTTH a seconda della dislocazione territoriale delle PMI

Come stanno quindi le PMI italiane a qualità di accesso alla connettività FTTH? La risposta è: dipende da dove si trovano in Italia.

L’analisi (con il 2023 come anno di riferimento) rivela che le PMI raggiunte dalla rete FTTH sono meno delle abitazioni italiane: il 49% contro il 59,6. 

Poco più della metà delle PMI italiane quindi non è servita da una connessione performante: ricordiamo che la performance fa riferimento non solo ai valori in download ma anche alla maggiore stabilità della fibra pura, non soggetta alla presenza del rame come nelle connessioni FTTC, quindi alla sua qualità e limiti intrinseci, oltre che allo stato del rame, che può variare a seconda delle situazioni.

Qualità fondamentale di una FTTH è poi l’upload oltre al download, che permette di sfruttare la velocità di trasferimento anche verso la rete e quindi di consentire attività lavorative più esigenti in fatto di invio e scambio di dati.

Dove sono le PMI italiane più connesse e quelle meno connesse

La rilevazione AGCOM mostra che:

  • il 70% delle PMI italiane si trova in aree dove non vi sono altre PMI
  • la copertura FTTH è più alta dove è maggiore la concentrazione di imprese, e raggiunge l’83% dove questa concentrazione supera le 10 imprese
La concentrazione delle imprese in relazione alla disponibilità di FTTH.

Una delle ragioni probabili che spiega il perché? Gli operatori sono più disponibili a investire e a operare là dove c’è maggiore concentrazione di PMI.

In ordine regionale di accesso alla rete FTTH da parte delle PMI italiane, le protagoniste sono Lombardia, Molise, Lazio, Campania, Liguria e Sicilia.

Quanto al tipo di imprese, esistono differenze tra settori di attività:

  • le PMI che operano nei servizi finanziari, ICT e professionali sono le più servite dalla rete FTTH (68%), probabilmente perché più concentrate nei centri abitati: data però l’importanza dell’accesso a internet per questi settori, l’accesso a connessioni FTTH va ancora migliorato
  • agricoltura e attività estrattive sono invece i settori serviti peggio (31%)
  • il settore manifatturiero si attesta al 40% di imprese servite da FTTH
  • costruzioni, commercio, alloggio e ristorazione, servizi di supporto alle imprese e logistica sono nella media nazionale.

In ogni caso, nessuno di questi settori può fare a meno di una connettività performante per operare al meglio e per evolvere in termini di innovazione e capacità produttiva, ad esempio con l’uso dell’intelligenza artificiale e del machine learning per automatizzare processi e attività.

Alla luce di questa analisi, AGCOM conclude:
“Tali risultati evidenziano l’esigenza di sviluppare strategie mirate, anche di natura finanziaria, per migliorare la connettività nelle aree meno densamente popolate. Le politiche pubbliche potrebbero considerare interventi specifici per incentivare gli investimenti in infrastrutture FTTH anche nelle zone con bassa densità di imprese, al fine di garantire una copertura più equa e sostenere la competitività delle PMI su tutto il territorio nazionale.”

Internet più veloce, imprese più competitive

La possibilità di collegarsi a internet passando per una rete FTTH è davvero così importante per le piccole e medie aziende italiane?

L’indagine di AGCOM sottolinea anche quali sono i vantaggi concreti di un accesso ultrabroadband a internet. Accedere alla rete FTTH significa:

  • disporre di una velocità media in download di almeno 300 Mbit/s, superiore a VDSL/VDSL2 (FTTC): meno latenza, anche per l’assenza di tratti in rame, significa che qualsiasi attività viene svolta meglio almeno in termini di velocità di esecuzione
  • evitare o limitare moltissimo qualsiasi rallentamento delle attività per cui internet è necessario che impatti sulla produttività aziendale
  • velocizzare operazioni di routine come l’accesso alle applicazioni in Cloud
  • garantire sempre buone prestazioni per chiunque usi internet in azienda, senza rallentamenti dovuti a picchi di attività che impiegano molta banda
  • dare impulso a nuovi processi come le automazioni realizzabili grazie all’uso dell’intelligenza artificiale e come le applicazioni IoT
  • avere la possibilità di accedere alla velocità simmetrica, identica in download e in upload, per le aziende che ne hanno necessità.

Dare impulso alla produttività delle PMI italiane grazie all’accesso alla rete FTTH significa molto di più che aumentare la loro produttività: significa anche aumentare il loro impatto sul territorio circostante e sull’economia del nostro Paese, con ricadute sociali ed economiche positive.

Cosa significa servire le PMI per un provider come noi

Da PMI a PMI: conosciamo il valore della produttività delle aziende italiane che rientrano nella definizione di piccole e medie imprese. 

Grazie ai nostri clienti e grazie anche all’attività dei nostri Business Partner, abbiamo il polso delle necessità di connettività performante per le aziende produttive o operanti in settori afferenti a quelli individuati dall’indagine AGCOM.

Da parte nostra, auspichiamo la crescita e la diffusione della connettività FTTH in Italia: i nostri clienti o chi cerca soluzioni ad hoc può valutare la nostra FIBRA Dedicata con velocità simmetrica fino a 100 Giga.

Per concludere, lasciamo al nostro Direttore Commerciale Gilberto Di Maccio una considerazione finale sullo stato della rete italiana per quel che concerne le PMI.

“La connessione in fibra ottica FTTH si conferma una risorsa essenziale per le PMI: le prestazioni elevate e stabili aumentano la produttività e la competitività.

In Italia la copertura FTTH è in ritardo rispetto alla media europea ma gli investimenti di Open Fiber e FiberCop stanno ampliando progressivamente la rete: Open Fiber ha reso disponibili collegamenti FTTH per 15,9 milioni di unità immobiliari, mentre FiberCop ha raggiunto quota 12,2 milioni. 

L’evoluzione e la crescita di questa tecnologia di connessione, rappresenta un’opportunità concreta per le PMI strutturate che desiderano dotarsi di una connettività ultraveloce e su misura. 

Noi come provider siamo al fianco delle imprese con soluzioni dedicate, una copertura che raggiunge il 95% del territorio nazionale e servizi ad alte prestazioni: dalla fibra ottica dedicata alle connessioni simmetriche con banda minima garantita, fino a tempi di ripristino rapidi, per assicurare la massima affidabilità anche nelle attività più critiche”.