AGCOM, osservatorio sulle comunicazioni: i dati a dicembre 2024

Si conclude il 2024 con il report 1/2025 di AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che fa riferimento a tutto l’anno scorso e che come sempre è una fonte preziosa per osservare l’andamento delle comunicazioni elettroniche nel nostro Paese.

Dati alla mano, è possibile oltrepassare le impressioni basate sulle nostre esperienze individuali e capire come va internet (ma anche il settore mobile) in Italia.

In questo report, come vedremo, i punti più rilevanti riguardano tutte le tecnologie di connessione:

  • le linee in rame diminuiscono in modo costante, anche per la dismissione programmata in corso
  • diminuiscono anche le linee FTTC miste rame-fibra, che restano comunque le più diffuse in Italia
  • aumentano le linee FTTH 100% fibra, insieme a una crescita molto più contenuta delle linee FWA (Fixed Wireless Access).

Quanto alla velocità di connessione, le linee pari o più veloci di 100 Mega nel 2024 sono il 79,3%, mentre quelle uguali o superiori a 1 Giga sono il 28,4%.

Buoni segnali dunque per internet in Italia, ma vediamo i dati più nel dettaglio per avere una fotografia ancora più completa, che comprende anche il consumo di dati come indicatore della sempre maggiore importanza delle connessioni internet per necessità private e di lavoro.

Rete fissa e gli accessi complessivi

Uno dei dettagli più interessanti dei report Agcom sono gli archi temporali quadriennali: oltre ad avere il dato per il 2024, è interessante poter vedere come internet in Italia è cambiato in pochi anni.

I dati degli accessi diretti  complessivi alla rete fissa, divisi per rame, FWA, FTTC, FTTH - Agcom osservatorio sulle telecomunicazioni 1/2025

Per quanto riguarda la rete fissa, il totale di linee non è cambiato in modo evidente e passa dai 19,83 milioni del 2020 ai 20,24 del 2024, ma è la sua composizione interna a essere il dato più interessante:

  • il rame passa dal 36% di dicembre 2020 al 14,2% di dicembre 2024: nell’ultimo anno, gli accessi con questa tecnologia segnano -975 mila, pari a -40,5%: un calo che da solo mostra quanto l’ADSL sia destinata a scomparire e anche in tempi rapidi
  • le linee FTTC calano dal 46,3% di dicembre 2020 al 45% di dicembre 2024: sono sempre le più diffuse
  • le linee FTTH mostrano il segno della loro sempre maggiore disponibilità: erano il 13,6% a dicembre 2020 e sono il 28,9% a dicembre 2025.

Quanto alle quote di mercato, a dicembre i segni negativi sono diffusi tra gli operatori maggiori ma segnano invece un 2,6% in più per gli operatori “altri”.

È un dato che osserviamo con interesse e anche soddisfazione, perché in quel segmento ci siamo anche noi e crediamo che questi segni positivi riflettano una sempre maggiore attenzione alla scelta del provider da parte di chi attiva o migra la sua connessione, sensibile a un’offerta alternativa sempre più diffusa e valida.

Lo dimostrano, per noi, anche le recensioni che i nostri clienti scrivono su Trustpilot, dove oltre alla qualità dei servizi mostrano attenzione per il livello di assistenza (competente, in Italia, facile da raggiungere), sia per la trasparenza delle offerte, come ad esempio la non rimodulazione dei prezzi nel tempo: quando una nostra offerta dice “per sempre”, è davvero così.

Traffico dati: quanto conta internet in Italia

Il volume di traffico dati è senza dubbio uno degli indicatori più rilevanti sull’uso che facciamo di internet relativo alle linee fisse.

Il traffico medio giornaliero viene osservato sempre su scala quadriennale, tra il 2020 e il 2024. In questo lasso di tempo non è più possibile osservare il picco di traffico coincidente con l’arrivo della pandemia in Italia, ma resta comunque interessante vedere che da allora questo dato non è mai più tornato ai livelli più bassi precedenti, anzi.

Traffico dati medio giornaliero dal 2020 al 2024 espresso in Petabyte

Espresso in Petabyte, il traffico medio giornaliero parte da 104,5 nel 2020 e cresce fino ad arrivare a 172,6 nel 2024.

Tra le ragioni che possiamo provare a immaginare per questa crescita ci sono probabilmente lo smart working sempre diffuso, e magari anche la formazione e i corsi online, la crescita dell’uso di servizi in streaming e la presenza di sempre più “oggetti” connessi come nelle smart home.

È evidente dunque che internet in Italia non sta fermo ma evolve: evolvono le tecnologie, così come evolvono le nostre abitudini e i nostri consumi digitali: la sempre maggiore diffusione di linee broadband e ultrabroadband fa pensare che il futuro segnerà ancora diversi segni “più” per i dati che le riguardano.

Rete mobile: quali sono i dati in Italia?

Come provider che da qualche anno è anche operatore mobile, ci interessa osservare anche l’andamento dei dati relativi a questo segmento.

Vediamo quindi l’andamento delle linee complessive che comprendono SIM human (le normali SIM che usiamo nei nostri smartphone) e SIM M2M, quelle che non prevedono o prevedono scarso intervento umano.

Linee complessive della rete mobile italiana divise per SIM Human e SIM M2M machine to machine

In quattro anni, l’aumento delle SIM riguarda soprattutto le SIM M2M:

  • le SIM human sono passate da 77,6 milioni di linee a 78,7, dato leggermente in flessione rispetto al 2020 (87,4%)
  • le SIM M2M sono passate da 26,3 a 30,5.

Il dato riflette quindi un’attenzione e una necessità del secondo tipo di SIM, sia per uso privato (nei sistemi smart, ad esempio), che business.

Quando al tipo di clientela, le SIM Human registrano un leggero calo (dall’87,4% all’86,2%), mentre le SIM affari crescono e passano dal 12,6% al 13,8%.

Complessivamente, poi, la maggioranza dei contratti sono relativi a SIM “prepagate” (90,5%) rispetto a quelle in abbonamento (9,5%).

In tutto, in Italia a fine 2024 le linee complessive sono 109,2 milioni, un dato che da solo indica la pervasività e la necessità di comunicazione mobile all’interno delle nostre abitudini digitali.

E lo smartphone lo usiamo sempre di più per connetterci, come dimostra il traffico dati mobile: da 19,1 Petabyte nel 2020 arriviamo al 48,4 del 2024, per un notevole +152,8%.

Traffico dati medio giornaliero della rete mobile dal 2020 al 2024 espresso in Petabyte

Come registra Agcom, il consumo medio giornaliero si aggira attorno a 0,86 GB: +11,4% rispetto al 2023 e ben +140% rispetto al 2020: anche questa variazione ci aiuta capire quanto conta internet in mobilità.

Rete fissa e mobile: sempre più centrali nella vita privata e lavorativa

Anche in questo nuovo report AGCOM rende evidente l’importanza di internet, che sia usato da una rete fissa o mobile, oltre a sottolineare la costante crescita e miglioramento della rete italiana grazie alla diffusione sempre maggiore delle linee più veloci.

Una FIBRA è importante, che sia una FTTC o una linea ultraveloce FTTH pari a 1 Giga, 2,5 Giga o 10 Giga, che attualmente corrispondono alla nostra offerta.

E visti i dati relativi alla crescita degli operatori alternativi a quelli più noti, se anche tu ne stai cercando uno, vieni a conoscerci: contattaci via mail e al telefono o anche su WhatsApp, spiegaci e chiedici tutto quel che ti serve e ti risponderemo in modo chiaro e veloce. Ti aspettiamo!